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Importante sentenza del Giudice del Lavoro di Rimini in materia di appalti illeciti e interposizione fittizia di manodopera

Importante sentenza del Giudice del Lavoro di Rimini in materia di appalti illeciti e interposizione fittizia di manodopera

 

 

Sette autisti hanno convenuto in giudizio Poste Italiane avanti al Giudice del Lavoro di Rimini, con l’assistenza dell’avv. Jessica Valentini del nostro Studio Legale, ottenendo un contratto a tempo indeterminato dopo aver lavorato per decenni tramite ditte appaltatrici.

Questa pronuncia è un prezioso precedente in materia di appalti illeciti e interposizione fittizia di manodopera, anche a livello nazionale.

Nel corso del giudizio è emerso come i lavoratori abbiano sempre operato sotto l’organizzazione e le direttive del personale di Poste Italiane, sulla base di tragitti, orari e distanze predeterminate da moduli predisposti dalla stessa, i cd. MPT (Modelli di Pianificazione Trasporti), limitandosi l’appaltatore a svolgere compiti meramente amministrativi.

L’organizzazione da parte del committente dell’attività dei ricorrenti, l’identità dell’attività svolta dai ricorrenti rispetto a quella svolte dal personale del committente, l’inserimento stabile del personale dell’appaltatore nel ciclo produttivo del committente, la proprietà in capo al committente delle attrezzature necessarie per l’espletamento delle attività lavorative, sono tutti elementi che – dimostrati nel corso del giudizio – hanno confermato insindacabilmente la natura fittizia dell’appalto.

Poste è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali.

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